E’ la serata inaugurale dell’associazione e per l’occasione abbiamo deciso di chiamare un rocker italiano, giovane e con già un bel curriculum alle spalle. Si tratta di Riccardo Maffoni che tra i vari riconoscimenti in carriera vanta un titolo di San Remo Giovani nel 2006. Si presenta a Trieste con una serata acustica e da solista.
L’intento era quello di fare un bella festa con qualche pasticcino, qualche spritz e tanto buon rock. Beh è andata proprio così!!!
Riccardo arriva a Trieste verso le 21 e ci si ritrova davanti al locale prescelto per il concerto ovvero il Grip a San Giusto. Dopo una breve prova dell’attrezzatura ci rechiamo alla solita Tecia per la cena di rito dove Riccardo è incuriosito da alcune pietanze tipiche triestine, primi tra tutti i Cevapcici di cui tenta più volte una corretta pronuncia, con risultati quasi accettabili. Dopo qualche chiacchiera torniamo al Grip che presenta già una buon pubblico impaziente di godersi il concerto.
Aspettiamo gli ultimi spettatori e si comincia! La prima canzone la dedica all’associazione e si tratta di “Dead Flowers” degli Stones, ovviamente rock puro ma non potrebbe essere altriementi. Arrivano poi 4 canzoni che ci portano nel cantautorato italiano: “Felice sarò” e la bellissima “Viaggio Libero” passando per un tributo a un grande italiano che non c’è più, “Pigro” di Ivan Graziani, per poi tornare ad un’altra sua creatura “Se Saremo vivi noi”.
Omaggio poi ai numerosi fan triestini del Boss con “State Trooper” seguita da “Hey Baby tu”. “La Censura di Lucinda” ci porta nel rock ‘n’ roll più classico quello che non ti fa stare fermo con le mani e con il corpo, il pubblico risponde e Riccardo attacca un medley con “Satisftaction” e “Proud Mary” per tenere alto l’entusiasmo.
“Uomo in fuga” riporta un attimo di serietà, bellissima canzone donata alla fondazione Pantani; ritorna poi il Boss con una versione strepitosa di “It’s hard to be a saint in the city” che fa sbellicare d’applausi i presenti poi “Tornare a casa” anche se in realtà nessuno ne ha voglia. Ritorna il rock con “Not fade away” dove spunta anche un’armonica per il finale.
Si arriva così ai bis che ci regalano “Sole negli occhi” il brano molto bello di San Remo per poi chiudere con “Brown eyed girl” di Van Morrison, tirata molto a lungo con la sezione ritmica formata dalle mani dei presenti.
Così si è conclusa la serata musicale ma non la serata in se stessa, ancora qualche bicchiere e tante chiacchiere coi presenti. La prima serata ufficiale dell’associazione è andata, anche piuttosto bene, speriamo sia di buon auspicio! E Riccardo tornerà sicuramente attratto anche dalla bellezza della città.